lunedì 4 dicembre 2023

Curiosità sui peni

 Ci si può rompere letteralmente il ca**o? La risposta è sì, soprattutto se possiedi l'osso penico (baculum)

Vi è mai capitato di pronunciare in vita vostra la frase "mi sono rotto il ca**o"?Beh, dovete sapere che è accaduto letteralmente ad alcuni animali durante l'Era Glaciale, infatti sono stato rinvenuto un po' di anni fa alcuni bacula (ossi penici) rotti.
Per essere anche più precisi, può accadere anche in età moderna nella nostra specie. Infatti, anche il corpo cavernoso se subisce un trauma può rompersi (sindrome del chiodo piegato). Ma, rompersi un osso non è mai così...poco doloroso!
Ma facciamo un passo indietro e vediamo un attimo che cos'è, e che ruolo svolge nei primati.
Questo particolare osso è presente nella maggior parte dei placentati e in molti primati come scimpanzé o gorilla, mentre nella nostra specie (e nel genere Homo) è assente. Quest'osso svolge un ruolo molto importante durante la riproduzione in quanto mantiene rigido il pene, favorendo la penetrazione. Non entriamo troppo nei particolari, soprattutto per quanto riguarda i primati in quanto la presenza o l'assenza di quest'osso influenza certe dinamiche dal punto di vista sociale molto complesse. Infatti, quest'osso consente ad un maschio di accoppiarsi con la femmina per un lungo periodo di tempo, ed è un sistema che risulta essere vantaggioso nella poligamia. I primati dotati di osso penico incontrano le femmine solo in determinati periodi (ciclo estrale), e per questo tendono ad accoppiarsi per periodi più lunghi proprio grazie al baculum che massimizza le possibilità di garantire la paternità della prole.
Nonostante non siano stati rinvenuti bacula di ominini, si ipotizza che le australopitecine avessero una struttura sociale poliginica in quanto si è riuscito a capire, attraverso delle impronte rinvenute a Laetoli (Africa) datate 3,2 milioni di anni fa circa, che i gruppi erano formati generalmente da un maschio di notevole dimensioni, e da altri individui più piccoli cuccioli ed individui femminili. E' una sorta di harem dove il grande maschio si accoppiava con più femmine.
L'assenza dell'osso penico negli esseri umani è dovuta all'evoluzione di un sistema di accoppiamento in cui il maschio tende ad accoppiarsi con un'unica femmina per cercare di garantire la paternità dei suoi figli(monogamia), cosa che consente frequenti accoppiamenti di breve durata ma che dà la possibilità di accoppiarsi in ogni momento dell'anno in quanto nelle femmine si perde l'estro(il ciclo estrale), cioè l'ovulazione è nascosta e rende quasi impossibile stabilire quando la femmina è fertile, così sono necessari frequenti accoppiamenti per assicurare la paternità.
Evoluzione del baculum
Due antropologi dell'University College di Londra hanno ricostruito la storia evolutiva di quest'osso, scoprendo che iniziò a evolversi tra i 145 e i 95 milioni di anni fa. Sostanzialmente, si ritiene che l'estrema variabilità morfologica del baculum tra i mammiferi sia il risultato del meccanismo evolutivo conosciuto come Selezione Sessuale (in questo caso, gli scienziati parlano di alti livelli di 'postcopulatory selection', o semplicemente di selezioni legate ai periodi successivi alla copulazione). Per questo studio sono stati presi in considerazione alcuni parametri, come la lunghezza del baculum o la grandezza dei testicoli dei mammiferi per poter indagare il tasso di mutazione all'interno dell'ordine dei primati.
I risultati sono i seguenti:
-I mammiferi ancestrali non possedevano un baculum, ma lo avevano sia i primati ancestrali che i carnivori (inteso come ordine carnivora);
-Non è stata trovata alcuna relazione tra la massa dei testicoli e la lunghezza del baculum nei primati e nei carnivori;
- La durata dell'intromissione/penetrazione del pene era correlata alla presenza del baculum nel corso dell'evoluzione dei primati. Un'intromissione prolungata prevede un baculum relativamente lungo nei primati e nei carnivori odierni;
-Sia per rapporti poligami che per quelli stagionali, il baculum nei primati è significativamente più lungo rispetto ai carnivori;
Il risultato, come è possibile prevedere, indica che il baculum svolge un ruolo importante nel facilitare alcune strategie riproduttive nelle popolazioni con alti livelli di selezione sessuale postcopulatoria.
Un lupo che si era rotto il c***o
Oh, dopo avervi ammorbato con la storia (molto generale) del baculum, dovete provare ad immaginare il dolore che si prova quando si subisce la frattura di un osso. Allucinante e doloroso, vero? Beh, chi possiede il baculum può correre questo rischio, e di certo è un dolore che almeno noi umani (forse) non proviamo.
La specie protagonista è Aenocyon dirus, in inglese conosciuta come 'dire wolf' (italianizzato sarebbe 'meta lupo'), ed è vissuta nel Pleistocene superiore. Questa specie è stata rinvenuta in una pozza di catrame, e ciò ha permesso la preservazione di quest'osso che difficilmente si preserva, infatti difficilmente si rinvengono ossi penici isolati. Ma non in questo caso, proprio perché in quest'antica palude del sito di La Brea sono stati rinvenuti una moltitudine di ossi penici appartenenti a coyote, lupi (con circa 400 bacula!), volpe e tassi.
8 bacula di meta lupo mostrano un certo grado di torsione lungo l'asse, che potrebbe essere stato congenito o il risultato di un trauma. Altri bacula risultano addirittura fratturati, ed assieme a quelli che presentano una posizione diversa signifa che il baculum si è rotto, spostato e/o rotto e poi è guarito. Un processo più che normale quando si parla di ossa.
L'ipotesi principale che giustificherebbe questi traumi è alquanto particolare: durante l'accoppiamento l'individuo maschile è "concentrato" sul da farsi con la femmina, ma può capitare che venga avvicinato da un rivale nel bel mezzo dell'atto e ciò potrebbe far sobbalzare il "maschio in amore" all'improvviso, provocando la rottura del baculum. E' una spiegazione un pochino forzata, soprattutto perché ferite del genere sono estremamente rare in natura, come del resto è già raro il processo di fossilizzazione in sé.
Però la dimensione del baculum può dare qualche informazione in più. Il pene dei meta lupi era più lungo rispetto a quello dei lupi grigi (del 44% circa), ed anche più massiccio. Quindi, sostanzialmente, un baculum del genere potrebbe essere una risposta evolutiva legata alla competizione per la conquista della compagna, ma allo stesso tempo quest'osso era abbastanza ingombrante tanto che per evitare possibili fratture i lupi dovevano camminare piano (altrimenti un possibile urto, di qualsiasi natura, avrebbe provocato dei bacula "modificati"). Era come avere un bastone bello massiccio tra gli arti posteriori.




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